Con l’introduzione della Legge di Bilancio 2024, ci sono significative novità riguardanti il congedo parentale. Una delle modifiche più rilevanti è l’aumento delle indennità per i genitori che scelgono di usufruire del congedo nei primi anni di vita del bambino. Di seguito, vediamo i dettagli di cosa cambia e come sfruttare al meglio le nuove opportunità.
Primo Mese di Congedo Parentale
Il primo mese di congedo parentale continua a essere retribuito al 100% per entrambi i genitori. Questo mese può essere fruito entro i 12 anni di vita del bambino e può essere suddiviso tra la madre e il padre. Tuttavia, il totale massimo di 30 giorni retribuiti al 100% deve essere rispettato.
Secondo Mese: Retribuito all’80% nel 2024
La novità principale del 2024 riguarda il secondo mese di congedo parentale, che sarà retribuito all’80% della retribuzione se fruito entro il sesto anno di vita del bambino. Questa indennità speciale è disponibile solo per i genitori che concludono il congedo obbligatorio (di maternità o paternità) dopo il 31 dicembre 2023.
Questa indennità maggiorata rappresenta un miglioramento rispetto alla precedente normativa, in cui i mesi successivi al primo erano retribuiti solo al 30%.
Secondo Mese: Retribuito al 60% dal 2025
A partire dal 2025, il secondo mese sarà retribuito al 60% della retribuzione, ma sempre alle stesse condizioni: deve essere fruito entro i primi 6 anni di vita del bambino. Anche se la retribuzione scenderà rispetto al 2024, resta comunque superiore al precedente 30%.
Retribuzione del Congedo Oltre i 6 Anni
Se il secondo mese di congedo parentale non viene fruito entro i 6 anni, la retribuzione per tale mese tornerà al 30%. Inoltre, tutti i mesi successivi, fino al raggiungimento del dodicesimo anno di vita del bambino, saranno retribuiti al 30%, come previsto dalla normativa precedente.
Totale Mesi Indennizzabili
Nel complesso, i genitori hanno diritto a un massimo di 9 mesi di congedo parentale indennizzato al 30%, così distribuiti:
- 3 mesi per la madre (non trasferibili al padre);
- 3 mesi per il padre (non trasferibili alla madre);
- 3 mesi aggiuntivi, che possono essere fruiti in modo alternato dai genitori.
Questi mesi aggiuntivi seguono la regola del 30% di retribuzione, tranne il secondo mese, che beneficia delle nuove indennità all’80% nel 2024 e al 60% dal 2025, se fruito entro i 6 anni del bambino.
Cosa Succede per Chi Non Soddisfa i Nuovi Requisiti?
Per i genitori che hanno concluso il congedo obbligatorio prima del 31 dicembre 2023, non è possibile beneficiare delle nuove indennità all’80% (2024) o al 60% (dal 2025). In questi casi:
- Il primo mese continua a essere retribuito al 100%.
- I mesi successivi, incluso il secondo mese, saranno retribuiti al 30%, in linea con le normative precedenti.
Note Importanti
- Le nuove disposizioni non prevedono limiti di reddito per usufruire delle indennità del congedo parentale. Questo è un cambiamento importante rispetto alle precedenti normative, che in alcuni casi legavano l’indennità al reddito del genitore.
- Il congedo parentale può essere fruito in modo flessibile fino al 12° anno di vita del bambino, il che offre maggiore libertà ai genitori su quando e come utilizzare il congedo.